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Pensioni. Galletti: basta taglieggiare gli anziani


 

 

Hai versato tanti contributi e prendi una pensione dignitosa? Allora sei sempre nel mirino. ” É questa la triste realtà per milioni di pensionati – dichiara Angiolo Galletti, presidente provinciale e regionale di Anap Confartigianato- ed è ancora più triste perché chi è in queste condizioni viene taglieggiato da anni nel silenzio e nell’indifferenza generale.”

“Stiamo parlando -prosegue Galletti – della rivalutazione annuale delle pensioni in base all’aumento dei prezzi dei beni che si è verificato nell’anno precedente e che dovrebbe riadeguare, seppur con un anno di ritardo, i trattamenti svalutati dall’inflazione.

La rivalutazione automatica delle pensioni è prevista per legge, anzi dalle leggi che si sono susseguite nel tempo, differenti tra loro in quanto specchio della volontà dei vari governi che si sono susseguiti dal 1997 in poi di approfittare di un prelievo facile ai danni degli inermi pensionati per risolvere qualche problemino di finanza pubblica. Le pensioni sono state trasformate da elemento intoccabile, perché accumulate con i soldi reali dei pensionati, ad una specie di pozzo monetario a cui è lecito attingere quando lo Stato entra in difficoltà economica prelevando indiscriminatamente e abusivamente, perché è come se qualcuno con il proprio bancomat prelevasse somme di denaro da un conto altrui.

L’Anap, anche insieme al CUPLA – ribadisce Galletti – ha denunciato più volte questa situazione che ha visto ridursi fortemente il potere di acquisto delle pensioni, mettendo in rilievo, anche attraverso uno studio del CER (Centro Europa Ricerche), gli effetti che leggi sbagliate hanno prodotto sui redditi degli anziani e sulla loro capacità reale di affrontare con la pensione le necessità che si verificano, anche per via delle salute più precaria, nell’età anziana.

Abbiamo più volte denunciato, e l’abbiamo fatto anche in un recente convegno, che esiste un problema generale di meccanismo inadeguato per far recuperare alle pensioni il potere di acquisto perso con l’inflazione.

Ma ora -prosegue Galletti – si  é veramente toccato il fondo. Infatti nei primi mesi del 2019 i pensionati con trattamenti superiori a 5 volte il minimo avevano avuto la pensione comprensiva della rivalutazione, ma poi hanno ricevuto nei mesi successivi una pensione ridotta, a causa dei recuperi effettuati dall’Istituto previdenziale, in base alla legge voluta dall’attuale governo.

Un esempio? Si prenda il caso di un pensionato che dal 2006 riceve 2.000 euro lordi al mese (26.000 all’anno). Facendo la somma delle varie perdite, egli ha perso nel periodo circa dodicimila euro, ossia quasi la metà di un’annualità di pensione. Una situazione nella quale si trovano quasi un milione di pensionati con rendite da 1.600 euro netti al mese. E la cosa che più sconvolge è che tutto ciò avviene ai danni soprattutto di chi ha versato tanti contributi, ricevendo, come sarebbe giusto, una pensione dignitosa. Noi di Anap – conclude Galletti – continueremo a denunciare questi veri e propri taglieggiamenti, ricordando anche che gli anziani, con le loro pensioni, continuano ad essere un pezzo importante del welfare di questo Paese.”

 



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