“Una serie di provvedimenti urgenti e decisivi per il settore artigiano, strappati con i denti, con il lavoro quotidiano di Confartigianato, che si è battuta duramente con i suoi rappresentanti, anche aretini, ai tavoli istituzionali, per poter consentire ai propri associati di essere messi in condizione di lavorare con un quadro di maggiori certezze e semplificato nell’operatività quotidiana”. Parla così il presidente di Confartigianato Arezzo, Ferrer Vannetti, analizzando i principali provvedimenti indicati nella legge di Bilancio appena approvata: “Ecco perché il nostro giudizio sulle misure contenute nella legge di Bilancio per il 2017 è fortemente positivo, visto che molti dei provvedimenti presi dal Governo sono frutto dell’impegno di Confartigianato in un confronto continuo e puntuale con le istituzioni a tutti i livelli”.
“Positivo quanto ottenuto – insiste Vannetti – ma il quadro non è certo semplice: lo scenario complessivo ci fa parlare del fatto che, parafrasando un celebra film, “questo non è un Paese per.. imprenditori”.. ma c’è tutto il nostro impegno, incessante, che vuole ottenere che questo meraviglioso Paese torni ad esserlo”.
Confartigianato Arezzo può contare, a livello nazionale, sull’apporto di quattro presidenti nazionali: Carlo Donati per sarti stilisti, Andrea Boldi per gli orafi, Piero Stocchi per i pastai e Maurizio Baldi per i grafici. Giovanni Battista Donati fa, invece, parte dello staff della presidenza nazionale. “Tutto questo ha significato che un importante contributo all’ottenimento di una buona quantità di provvedimenti che vengono incontro alle esigenze del settore artigiano e delle piccole e medie imprese, viene direttamente dal lavoro degli uomini di Confartigianato Arezzo – spiega ancora Vannetti – a testimonianza del ruolo decisivo della nostra federazione, anche perché i risultati positivi di questo impegno a livello nazionale hanno poi una evidente e altrettanto positiva ricaduta sul territorio”.
“Noi vogliamo che le nostre imprese – conclude Vannetti – siano messe nelle condizioni di lavorare in condizioni fiscali e di gestione del credito quantomeno accettabili. Certo, occorre fare ancora moltissimo, visto che allo stato attuale ci sono imprese in crisi di liquidità che devono addirittura chiedere finanziamenti per pagare le imposte. Per questo l’impegno di Confartigianato Arezzo, sia a livello locale che nazionale, non si fermerà, portando avanti la missione di rendere la vita delle imprese artigiane, delle famiglie artigiane, sempre più semplice dal punto di vista della gestione e della programmazione del lavoro, dando respiro e prospettive di sviluppo”.
Gli elementi decisivi contenuti nelle Legge di bilancio
Quali sono gli elementi decisivi contenuti nelle legge di bilancio che in qualche modo vengono incontro alle esigenze fatte presenti dal sistema di Confartigianato? Innanzitutto è da evidenziare la riforma degli studi di settore, oltre a importanti defiscalizzazioni: “Sono numerose – spiega Mauro Giovagnoli, direttore di Confartigianato Arezzo – le misure che riteniamo di fondamentale importanza per il mondo dell’artigianato, a partire dalla sterilizzazione dell’aumento dell’Iva, previsto dalle clausole di salvaguardia, la determinazione del reddito per cassa per le imprese in contabilità semplificata, l’introduzione dell’Iri al 24% per le imprese individuali”.
Con la manovra di finanza pubblica il Governo ha di fatto anche confermato e potenziato molti strumenti già adottati in precedenza, dalle agevolazioni fiscali relative agli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica al rifinanziamento del Fondo di garanzia per facilitare il credito alle Pmi; dalla Nuova Sabatini al credito di imposta per la ricerca; dal cosiddetto “super e iper-ammortamento” alla detassazione dei premi di produttività.
Qui una sintesi delle principali manovre di Bilancio.