L’obiettivo è quello di rendere i prodotti più durevoli, dalla progettazione, alla riparabilità, riutilizzo, aggiornamento, riciclaggio e quindi la diminuzione dei rifiuti
Con la revisione del Regolamento europeo sulla Progettazione ecocompatibile (conosciuto come Ecodesign) è stato approvato a seguito del recente voto della plenaria del Parlamento Europeo.
L’Ecodesign ha l’obiettivo generale di rendere i prodotti più durevoli, adottando un approccio cosiddetto “dalla culla alla tomba” volto a facilitare, sin dalla fase della progettazione, la riparabilità, il riutilizzo, l’aggiornamento, il riciclaggio e quindi la diminuzione dei rifiuti. Il tutto è volto alla riduzione dell’utilizzo di preziose materie prime e al loro mantenimento all’interno dei processi economici, contribuendo così anche all’indipendenza strategica dell’Unione Europea da paesi terzi.
L’obiettivo del Regolamento viene attuato tramite l’adozione di piani di lavoro pluriennali in cui vengono progressivamente inseriti i gruppi di prodotti con maggiori potenzialità di riduzione dell’impatto ambientale ed energetico. Per ciascun gruppo di prodotti vengono in seguito approvate misure di progettazione ecocompatibile che, una volta trasformate in norme europee, impediranno l’immissione sul mercato di prodotti “fuori norma”.
Il primo piano dovrà essere presentato dalla Commissione entro 9 mesi dall’entrata in vigore del Regolamento e si concentrerà su alcune filiere considerate strategiche, tra cui i prodotti tessili (in particolare vestiti e calzature) ed i mobili (compresi materassi), che sono di particolare rilevanza per le nostre aziende. Il testo prevede anche che, nello stabilire le specifiche per la progettazione ecocompatibile per i vari gruppi di prodotti, la Commissione dovrà concedere agli operatori economici il tempo sufficiente per conformarsi a tali specifiche (non meno di 18 mesi). Considerato l’impatto che l’Ecodesign può avere sulle imprese che ne sono soggette, il Regolamento prevede anche specifiche misure per le PMI ed in particolare per le microimprese sia in capo alla Commissione Europea che agli Stati Membri.
In particolare, la Commissione può corredare gli atti delegati del Regolamento con strumenti e linee guida digitali che coprano le specificità delle microimprese.
Maggiori obblighi sono imposti invece agli Stati membri, i quali devono adottare misure appropriate per aiutare le micro-piccole e medie imprese a conformarsi alle specifiche per la progettazione ecocompatibile. Tali misure includono:
- disponibilità di sportelli unici per creare opportunità di rete per le PMI
- sostegno finanziario
- accesso ai finanziamenti
- formazione specializzata per la gestione ed il personale
- assistenza tecnica e organizzativa.
Evidenziamo che il nuovo Regolamento Ecodesign prevede anche l’introduzione di un passaporto digitale del prodotto, volto a facilitare il reperimento, da parte di tutta la filiera competente nonché del consumatore finale, di tutte le informazioni utili a comprendere la composizione e la gestione del fine vita del prodotto al fine di poterlo mantenere il più a lungo possibile sul mercato.
Il testo dovrà ora ricevere l’approvazione formale del Consiglio dopo la quale il Regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.
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