“Rilanciare la manifattura aretina è possibile e auspicabile soprattutto quando questa diventa sostenibile. E’ fondamentale percorrere modelli di sviluppo dove i processi produttivi, tramite significative scelte di sostenibilità – accompagnate queste da una crescita di efficienza e efficacia – siano prioritari”.
Sono parole del presidente di Confartigianato Arezzo, Ferrer Vannetti, che rilancia un tema carissimo all’economia aretina: “Il manifatturiero – insiste Vanetti – è un pilastro fondamentale dell’economia del nostro territorio, e negli anni ha saputo garantire benessere e occupazione: è un elemento strategico, realizzato con competenze aziendali avanzate, e quando è ben inserito nel contesto territoriale di competenza come avviene sul nostro territorio, garantisce sviluppo e crescita stimolando competitività e attività complementari di crescita”.
Ma, secondo il Presidente degli artigiani: “Affinché tutto questo possa realizzarsi è fondamentale che il manifatturiero sia interconnesso con quelli che sono i punti di forza del territorio, e che sappia trarre le opportunità da questo per trasformarle in benessere diffuso nel contesto in cui opera, ma anche per i cittadini”.
Quindi “le piccole imprese del territorio – insiste Vannetti – sono chiamate a confrontarsi con Impresa 4.0, non solo con l’acquisto di macchinari moderni ed ecologici a basso impatto ambientale, ma anche partecipando da protagonisti ai processi di integrazione e interconnessione, e su questo il ruolo della formazione e dell’affiancamento alle imprese da parte di Confartigianato Arezzo nel 2020 sarà sempre più attento, pronto ed efficace”.
Ma c’è forte bisogno, per rilanciare l’innovazione e il 4.0, di infrastrutture informatiche avanzate. Pur riconoscendo gli sforzi fatti per il potenziamento della banda larga e per abbattere il digital divide nell’intero territorio “occorre fare – secondo Vannetti – uno sforzo ulteriore e decisivo: in un momento come questo, dove, ad esempio, la legge obbliga a comunicare per via telematica – e dove la competitività delle imprese passa ormai di fatto dalla possibilità di accedere a velocità di connessione adeguate – occorre completare la realizzazione delle infrastrutture telematiche e rendere effettivamente fruibili per le piccole imprese le autostrade informatiche ad alta velocità”.
“Altrimenti queste carenze si traducono di fatto – conclude Vannetti – in un inevitabile ulteriore costo per ogni azienda artigiana, e rischiano di rappresentare un deterrente anche per chi volesse investire nel nostro territorio, che ha invece bisogno di un sistema economico sano e efficace per risollevarsi e collocarsi nella posizione che, in Italia, ma anche in Europa, Arezzo merita”.