“Sanità pubblica, occorre un’inversione di rotta.” Questa l’opinione di Angiolo Galletti, presidente di Anap Confartigianato Arezzo che torna a prendere posizione sul tema della salute per i cittadini, in particolare per gli anziani a basso reddito. “Leggendo le cronache giornalistiche – spiega Galletti – non si può che ricavare l’idea di un peggioramento progressivo del servizio sanitario, e questo si verifica anche in Tscana, dove ci sentiamo sempre ripetere che le cose vanno meglio che altrove. Io dico però che il meglio è relativo, dal momento che ogni giorno leggiamo storie di malasantà, di pazienti che devono migrare da un ospedale ad un altro, di diagnosi sbagliate, di liste d’attesa lunghissime, di fughe nel privato. Basta recarsi a fare una visita specialistica per vedere quanti ormai si rivolgono al privato o all’intramoenia per far fronte ad esigenze di salute che non possono attendere i tempi lunghi della sanità pubblica. E i dati – continua Galletti – ci dicono che il fenomeno è in aumento. Lo stesso Censis di recente rilevava come la spesa delle famiglie per la sanità privata nell’ultimo triennio sia aumentata del doppio rispetto all’aumento della spesa per consumi. Ormai, secondo il Censis, si spendono in Italia quasi 35 miliardi di euro per la spesa sanitaria privata e sono 11 milioni gli italiani (erano 9 milioni, ben 2 in meno, nel 2012) che hanno dovuto rinviare o rinunciare una prestazione sanitaria perchè non potevano permettersela. Questo è il punto – conclude Galletti – che ci induce a chiedere con forza un’inversione di rotta. Non possono essere sempre i più deboli a fare le spese di questa situazione.”