Nella nota informativa elaborata dai nostri uffici alcuni consigli importanti per le imprese
Il confine tra l’appalto lecito e quello irregolare è chiaro: chi agisce come committente deve acquistare un servizio o un prodotto che viene realizzato autonomamente da un terzo, con una propria organizzazione dei mezzi e rischio di impresa.
Spesso accade che questa autonomia manchi e l’appalto venga utilizzato per mascherare un obiettivo diverso, quello di “prestare” lavoratori al committente, che li organizza come se fossero propri dipendenti senza assumere le relative responsabilità giuridiche.
Se si verifica tale ipotesi, in aggiunta alla conseguenza civilistica già nota (la costituzione di un rapporto di lavoro a carico del committente apparente), il nuovo decreto legge 19/2024 introduce una sanzione penale: l’utilizzatore e il somministratore sono puniti con la pena dell’arresto fino a un mese o dell’ammenda di 60 euro per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione.
Questo tipo di sanzione non si applica solo agli appalti illeciti, ma anche alle ipotesi in cui il distacco di personale sia attuato in violazione dei requisiti di legge.
Che si tratti di appalto o distacco, quindi, se un’azienda utilizza tali strumenti per mascherare una fornitura di manodopera, si ricade nell’ipotesi della somministrazione irregolare (con la relativa sanzione penale), che solo le Agenzie per il lavoro appositamente autorizzate dal Ministero possono esercitare questa delicata attività.
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