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Scuola per genitori, doppia puntata a Capolona e Subbiano


“Insieme per crescere”, la scuola per genitori di Confartigianato Arezzo raddoppia a Capolona e Subbiano.

Infatti si terrà quest’anno un duplice appuntamento, che vedrà protagonista il noto medico e psicoterapeuta Alberto Pellai nell’evento di Capolona in programma il 20 marzo al Cinema Nuovo e una settimana dopo, il 28 marzo, al Centro Eventi e Convegni di Subbiano il questore di Arezzo, Bruno Failla e il dottor Paolo Edoardo di Mauro, già responsabile del SERT di Arezzo e ora consulente psicoterapeuta dell’Istituto di Agazzi.

Il duplice appuntamento è stato presentato oggi nella sala riunioni di Confartigianato, in via Tiziano 32 ad Arezzo. Alla conferenza stampa hanno partecipato Erminia Romagnoli, presidente del Gruppo Donne di Confartigianato, il Direttore Generale della Banca di Anghiari e Stia, che ha sponsorizzato il doppio evento, Fabio Pecorari e i sindaci di Capolona e Subbiano.

“Permettere ai nostri figli di diventare chi realmente vogliono essere, oggi più che mai è di importanza fondamentale – dice Alberto Pellai, esperto di prevenzione nell’età evolutiva – ma oggi la loro vita è sotto assedio. Raggiunti da migliaia di immagini, proposte di consumo, accelerazioni della crescita, i figli oggi tendono a consumare la vita più che a viverla, a diventare oggetto di mercato più che soggetto di esistenza. Imparare a vivere liberi e a non entrare nel territorio delle dipendenze, di qualsiasi natura esse siano, è di importanza fondamentale. Durante la serata – conclude Pellai – cercheremo di capire insieme ai genitori come e perché allenare i figli alla vita e permettere a loro di crescere liberi da condizionamenti e dipendenze.”

L’appuntamento è per il 20 marzo nella sede del Cinema Nuovo di Capolona, si inizierà come di consueto alle 20,45.

L’altra puntata della scuola per genitori, quella del 28 a Subbiano, sempre con inizio alle 20,45 nei locali del Centro Eventi e Convegni vede due protagonisti, il dottor Bruno Failla, questore di Arezzo e il dottor Paolo Edoardo Dimauro, medico psicoterapeuta con una lunga esperienza sulle dipendenze.

“Negli ultimi anni – dice Dimauro – si sono progressivamente consolidati importanti cambiamenti socioculturali in aree diverse. L’avvento dell’era digitale ha rivoluzionato il tradizionale modello di relazione tra i membri di uno stesso nucleo familiare: oggi si può legittimamente parlare del mondo degli adulti come di una generazione di mezzo, e di una nuova generazione, i nativi digitali depositari di una vera e propria mutazione antropologica, tanto che c’è anche chi afferma oggi che ne risulta addirittura modificato il sistema mente – cervello. Un secondo elemento di riflessione – prosegue – riguarda modifiche altrettanto profonde nel pianeta dipendenze. Ad una tradizionale percezione del fenomeno, orientata ad un paradigma di emarginazione, di protesta verso la società se ne è sostituita una opposta, con l’ uso di sostanze come marker di socializzazione, di vita sopra le righe, di maggiore efficienza prestazionale. In questa prospettiva l’uso delle tecnologie digitali costituisce una sfida nuova: l’evidenza sempre più chiara dei rischi connessi all’ingresso nel mondo virtuale non dovrebbe essere separata dalla consapevolezza che … non si torna indietro! Di digitale non solo non se ne può fare a meno, ma se ne può prevedere uno sviluppo ulteriore nei prossimi anni.

Infine, nell’ambito di un mutato scenario nelle relazioni familiari – conclude Dimauro – è emersa con chiarezza la necessità di ridefinire paradigmi genitoriali in linea con i tempi, pur in assenza di chiari punti di riferimento. Basti pensare, prendendo ancora una volta ad esempio il tema dell’era digitale, a competenze di norma superiori nei figli rispetto ai genitori, vanificando il tradizionale ruolo pedagogico educativo attribuito a questi ultimi.  Da tutto questo nasce la necessità di lavorare alla costruzione di un diverso rapporto tra genitori e figli, nell’ambito di una genitorialità autorevole e competente. E’ questo l’obiettivo che si prefigge il nostro incontro a Subbiano.”

 

“Nella piccola impresa e nell’artigianato la linea di divisione tra azienda e famiglia è molto sottile. – Precisa Francesco Macrì Presidente Estra – Estra condivide il progetto di Confartigianato che sostiene i suoi associati in uno dei “lavori” più difficili che si possano immaginare: quello di genitore. Le trasformazioni tecnologiche e sociali hanno messo gran parte delle famiglie nell’oggettiva difficoltà di comprendere e seguire lo sviluppo armonico dei loro figli. E il principale strumento per poter sostenere questa sfida è la cultura, cioè la piena consapevolezza della fase di transizione che stiamo vivendo.”

 

“Coingas riunisce i Comuni e i comuni riuniscono le famiglie. – Sottolinea Sergio Staderini di Coingas spa – Sostenere l’iniziativa di Confartigianato vuol dire condividere un progetto che evidenzia la necessità di dotare le famiglie degli strumenti necessari ad affrontare la modernità: dal web alle dipendenze, alla ricerca di strade originali e autonome di crescita. Essere genitori non è mai stato facile ma esserlo oggi è ancora più difficile per la velocità delle trasformazioni. L’iniziativa di Confartigianato è un sostegno importante.

 

“Anche quest’anno – commenta Erminia Romagnoli, presidente del gruppo Donne di Confartigianato Arezzo – la nostra scuola si fa itinerante e dedica i suoi incontri alle vallate. Questa è la nona edizione e ci è sembrato giusto, dal momento che nelle prime edizioni erano stati i genitori a spostarsi nel capoluogo, di portare ancora una volta i nostri esperti nelle varie località della provincia. In questo caso l’appuntamento è doppio e consente di analizzare, sotto diversi punti di vista, i temi di maggiore attualità per gli adolescenti di oggi. Siamo certi che si tratterà di due occasioni di grande interesse per genitori ed educatori, che consentiranno non solo di comprendere meglio i fenomeni e la loro genesi, ma anche di approfittare dei consigli di chi, con compiti diversi, si occupa proprio di queste cose. E come sempre – conclude Romagnoli – non si tratterà solo di ascoltare, ma anche di interagire con gli esperti ponendo domande e casi concreti.”

 

Gli incontri di “Insieme per Crescere” saranno a numero chiuso, pertanto è importante iscriversi per tempo utilizzando l’apposita scheda. Per informazioni e iscrizioni contattare Confartigianato al numero 800 352203

 

 



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