Scuolartigiana: un’altra edizione di successo. E’ quella che si conclude domani con la cerimonia di premiazione di 2 mila studenti, 17 istituti scolastici e 50 maestri artigiani. L’appuntamento è per le 10,00 all’Hotel Minerva di Arezzo.
L’iniziativa promossa da Confartigianato Persone, Settore Categorie e Mercato di Confartigianato Imprese Arezzo, con il patrocinio del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Toscana, la Camera di Commercio Arezzo e Banca Valdichiana, è ormai un progetto consolidato che intende dare un futuro ai mestieri come “trait d’union” tra il mondo della scuola e quello del lavoro.
Le ore di lezione sono state più di 200 con un calendario che si è articolato dal 26 gennaio al 7 maggio e si sono svolte nelle aule scolastiche ma anche nelle aziende degli artigian che hanno fatto da “maestri”. Domani, giornata di consegna dei diplomi, ci sarà una grande e festosa cerimonia che vedrà presenti gli allievi, gli insegnanti e i “maestri artigiani”.
“Il rapporto tra Scuola e Impresa – ricorda il presidente provinciale di Confartigianato Ferrer Vannetti– occupa un posto centrale nel dibattito politico, economico e sociale, oggi finalmente si comprende come questo legame costituisca una risorsa fondamentale su cui investire per fronteggiare i gravi problemi occupazionali del Paese e più in generale sostenere la crescita economica e la competitività dei sistemi produttivi nel mercato globale.
In proposito – continua Vannetti– è sempre maggiore l’attenzione su una riqualificazione del sistema formativo. E’ ormai chiaro che la scuola non può limitarsi al solo sviluppo mentale degli allievi, restringendo la sua attività alla sola acquisizione di conoscenze, ma deve formare le capacità e le abilità che permettano a ciascun individuo di orientarsi autonomamente non solo in una prospettiva lavorativa ma di aprirsi nei confronti della realtà esterna.”
E il modello deve essere dinamico, non statico. “Questa relazione – aggiunge Ferrer Vannetti – non può prescindere dai mutamenti del mondo del lavoro, dal sistema formativo, dalle politiche nazionali ed europee e dalle nuove problematiche che incontrano coloro che vi accedono per la prima volta nonché dai profili professionali emergenti. Si tratta di pensare e realizzare percorsi flessibili e differenziati: le scuole superiori, in particolare gli Istituti professionali, hanno una finalità formativa nel senso che preparano ad una professionalità specifica, mentre la scuola di base, dovendo fornire una preparazione culturale di primo livello, deve puntare sulla “cultura del lavoro”.
Proprio perché il rapporto tra scuola e mondo del lavoro deve essere frequente e reciproco, il Gruppo Territoriale ANAP pensionati e ANCOS in seno a Confartigianato Persone, il Settore Categorie e Mercato di Confartigianato Imprese Arezzo, Camera di Commercio Arezzo e Banca Valdichiana, hanno promosso “SCUOLARTIGIANA – Un progetto per dare futuro ai mestieri”.
L’obiettivo del progetto, che vede il patrocinio del Garante per l’infanzia e adolescenza della Regione Toscana, è quello di trasferire all’alunno/studente nozioni strategiche e fondamentali per comprendere la cultura e la manualità artigiana, imparando arti preziose e antiche per diffondere l’importanza del “fare” e soprattutto del “Made in Italy”.
L’iniziativa vede Artigiani e Alunni/Studenti collaborare in un percorso dove i ragazzi acquisiscono conoscenze e competenze sulla trasformazione di materiali in oggetti funzionali tipici del mondo dell’artigianato e lavorano a contatto con imprenditori e maestri di attività produttive.