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Scuole di lingue al collasso. Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti scrivono a Giani

14 Dicembre 2020
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Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti hanno inviato al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani una lettera nella quale vengono puntualizzati nuovamente i noti e gravi problemi in cui versa il settore formativo e le difficoltà che vivono le scuole di lingue che utilizzano le risorse del fondo sociale europeo.

Ecco i punti salienti della lettera a firma dei Presidenti Ferrer Vannetti, Anna Lapini e Mario Landini:

  • “…si tratta di scuole che erogano generalmente corsi in presenza per piccoli gruppi di massimo 8 persone per aula con un’insegnante (garanzia di qualità ed efficacia) tutti rigorosamente con le mascherine, i codici ATECO sono: 85.59.30, 85.59.2 ed altri del settore educativo. I corsi sono rivolti a bambini dai 3 ai 13 anni, ragazzi e adulti. Erogano anche sessioni d’esame di lingua per Enti Certificatori Internazionali riconosciuti dal MIUR. Per raggiungere le scuole la maggior parte degli studenti utilizza mezzi di trasporto propri o si spostano a piedi, non creando quindi i pericolosi assembramenti nelle strade e sui mezzi pubblici…”;
  • “…tutte le scuole sono posti sicuri, igienizzati, che rispettano rigorosamente i protocolli anti Covid-19. Tutte le entrate sono state scaglionate con orari delle lezioni sfalsati per evitare gli assembramenti e le vie di entrata e di uscita alla scuola separate per evitare gli incontri…”;
  • “…visto che i bambini fino alla prima media continuano a recarsi a scuola e utilizzano i mezzi pubblici per raggiungere i plessi, la domanda è perché non debbano frequentare in presenza anche le scuole come quelle che noi rappresentiamo in questa lettera dove è posta la massima attenzione per il benessere di ogni individuo?…”
  • “…con l’ultima ordinanza della Regione Toscana, per i codici Ateco si prevedono solamente lezioni in presenza per lezioni individuali. Ci domandiamo però, perché le ludoteche con codice Ateco 88.99.00., 93.29.90 restano aperte e organizzano corsi/laboratori di lingue per bambini continuando le loro attività anche con numeri ben importanti e in presenza contemporanea. Francamente non comprendiamo la differenza perché i corsi di lingua per bambini sono sempre basati sul gioco e riteniamo che questa sia una grave discriminazione. Che differenza passa tra questi due tipi di servizi?…”
  • “…ci preme molto che sia posta la sua attenzione a questo comparto che concorre insieme alla scuola pubblica all’istruzione e alla formazione trasversale dei bambini e ragazzi che saranno i cittadini “Toscani di domani” i quali dovranno vivere in un modo internazionalizzato…”
  • “…non ci sembra siano previsti dei ristori o aiuti per questa categoria che adesso si trova al sicuro collasso dopo una resistenza così lunga. Le assicuriamo che gli addetti direttamente e indirettamente impegnati nel settore non sono pochi. Le chiediamo una deroga per poter autorizzare le lezioni in presenza, in quanto la didattica a distanza, che sono state proposte alle famiglie con difficoltà da settimane, esclude in primis i bambini piccolini e quelli delle elementari e non risulta l’ideale per la formazione in generale dei più piccoli, nè tantomeno di quella linguistica…”

Info: 05753141 – info@artigianiarezzo.it 



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