Confartigianato Autoriparazione si mobilita contro la proposta di Regolamento UE Com (2012) 380 attualmente in discussione presso il Parlamento Europeo a Strasburgo.
Il provvedimento che separa l'attività di revisione veicoli a motore da quella dell'autoriparazione, potrebbe mettere a rischio 7.000 aziende italiane del settore che effettuano più di 12 milioni di revisioni all’anno ed occupano circa 30 mila addetti.
La categoria ha chiesto ed ottenuto un’audizione dei Parlamentari italiani della Commissione Trasporti che si è tenuta a Strasburgo nei giorni scorsi.
In quella sede è stato presentato ed illustrato un documento unitario in cui si descrive il sistema delle revisioni in Italia basato sulla legge 122/92 e sull’articolo 80 del CdS, che àncorano la revisione stessa all’attività di autoriparazione e garantiscono risultati eccellenti in termini di qualità e trasparenza.
Per fortuna, l’esito della prima votazione avvenuta il 30 maggio 2013 in Commissione Trasporti ha scongiurato, per il momento, il pericolo della separazione delle due attività poiché è passato l’emendamento proposto dalla categoria.
Tuttavia, proprio in vista dei prossimi passaggi previsti in agenda per l’iter del provvedimento, Confartigianato Autoriparazione si sta mobilitando affinchè l’opzione della Commissione in ordine alla non separazione delle attività possa essere riconfermata e si possa scegliere lo strumento della Direttiva per lasciare agli Stati membri la possibilità di adottare le soluzioni più idonee.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Coordinatore Giacomo Magi (Tel. 0575/314283)
Scarica la lettera inviata da Confartigianato al Ministro Maurizio Lupi