Verrebbe da dire che il diavolo si nasconde nei dettagli, ma in realtà non è così: qualche manina malevola o incompetente è intervenuta nel DM applicativo dell’art 54 del DL 18/2020 Cura Italia.
L’articolo in parola prevede la possibilità di sospendere, con costi a carico del fondo Gasparrini, i mutui per la prima casa contratti da “lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino ai sensi degli articoli 46 e 47 DPR 445/2000 di aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus“.
Questa descrizione è stata interpretata dalla nostra associazione e da tutti i soggetti qualificati, nel senso che anche artigiani (e commercianti), in quanto lavoratori autonomi, potessero avvalersi di questa possibilità nei limiti previsti dalla discliplina del fondo prima riservato a lavoratori dipendenti.
Ma ecco spuntare la famosa manina: il decreto del Mef a firma del Ministro Gualtieri nel chiarire il panorama dei beneficiari fa riferimento ad una legge del 2017 che esclude di fatto dai soggetti ammissibili tutti i piccoli imprenditori! Artigiani, piccoli commercianti, professionisti senza una cassa ed pure i coltivatori diretti improvvisamente non sono più lavoratori autonomi !
Ognuno la può pensare come vuole se ci sia stata volontà (poco legittima) di ridurre (e di tanto) la platea dei beneficiari o incompetenza, resta il fatto che in ogni caso la questione è davvero grave.
Su questo è intervenuto immediatamente il Presidente Merletti che, attraverso una LETTERA AL MINISTRO GUALTIERI, ha chiesto con risolutezza di assicurare il sostegno a tutti i nostri associati, come era nello spirito della norma originari