Ecobonus, ristrutturazioni, conto termico e superbonus. Nella news informativa tutte le informazioni per sfruttare le agevolazioni
Le temperature più rigide in molte parti d’Italia hanno chiuso ufficialmente l’estate. Così, molti cittadini si chiedono se sia possibile usufruire di detrazioni e incentivi per la sostituzione e l’acquisto di una nuova caldaia.
Tra i bonus possibili ci sono l’Ecobonus al 65% (nel quale rientra anche il bonus caldaia), il bonus ristrutturazioni e il Superbonus al 70% fino a fine anno e al 65% dal 2025.
Anche il bonus mobili può essere utilizzabile, poiché è un intervento di manutenzione straordinaria, ma per usufruirne è necessario “abbinarlo” con il bonus legato alle ristrutturazioni, come specificato di recente anche dal Fisco: in questo modo si potrà usare l’incentivo anche per comprare i mobili per la propria abitazione.
Tra i contributi è possibile usare anche il Conto Termico, che permette di beneficiare di una detrazione fiscale fino al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali già esistenti e non ha scadenze.
Ecco una breve sintesi degli incentivi in essere:
Ecobonus
L’Ecobonus permette di avere la detrazione al 65% per l’acquisto e l’installazione di caldaie a condensazione che siano almeno di classe energetica A entro un massimale di spesa di 30 mila euro. Andranno installati anche dei sistemi di termoregolazione evoluti di Classe V (termostato d’ambiente modulante, che cambia la temperatura dell’acqua in base a quella ambientale), Classe VI (centralina di termoregolazione o sensore ambientale, che cambia la temperatura dell’acqua basandosi sia sulla temperatura interna sia sull’esterna) e Classe VIII (centralina di controllo ambientale con più sensori)
Bonus caldaia
Il bonus caldaia rientra nel gruppo degli ecobonus: chi sostituisce il vecchio impianto di riscaldamento può fare richiesta fino al 31 dicembre 2024. Prevista una detrazione del 50% delle spese sostenute da chi effettua una sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione, di classe A o superiore. Si sale al 65% se, oltre alla sostituzione, vengono installati strumenti evoluti di termoregolazione. Per accedere al bonus caldaia non sono previsti limiti Isee. Il nuovo impianto deve sostituirne uno già esistente, anche se non attivo. Le spese devono essere documentate attraverso pagamenti tracciabili. Può essere richiesto dai proprietari dell’immobile o da chi ha un diritto reale su di esso, ma bisogna comunicare all’Enea i lavori effettuati. Sono ammesse le spese per lo smontaggio e il montaggio.
Bonus ristrutturazioni
Le spese per la caldaia possono rientrare nel bonus ristrutturazioni. La detrazione per l’acquisto dell’impianto è al 50%, anche senza sistema evoluto di termoregolazione, e la caldaia deve essere di classe A. Il limite di spesa previsto è di 96 mila euro.
Superbonus 70% o 65%
Ovviamente, essendo un intervento trainante, la sostituzione della caldaia può ancora beneficiare del Superbonus col ‘decalage’ in condominio: al rispetto di tutte le condizioni, la detrazione sarà al 70% per le spese sostenute fino al 31/12/2024 e del 65% per quelle sostenute nel 2025.
Bonus mobili
Da considerare, poi, anche la presenza del cosiddetto bonus mobili. A questo proposito, pochi giorni fa un utente ha chiesto al Fisco se potesse usufruire del bonus mobili per la sostituzione dei mobili dopo aver cambiato la caldaia nel corso dell’anno. L’Agenzia delle Entrate ha innanzitutto chiarito che la risposta al quesito non può essere univoca, in quanto dipende dalla tipologia di detrazione: il bonus mobili è però utilizzabile solo con il bonus ristrutturazioni, non con gli altri
Conto termico
Nato per incentivare interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni, il Conto Termico permette di beneficiare di una detrazione fiscale fino al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali già esistenti con impianti a pompa di calore; l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria; la sostituzione di scaldacqua elettrici con impianti a pompa di calore. Al contrario di molti altri bonus edilizi, il Conto Termico non ha scadenza.
Per tutte le agevolazioni, eccezion fatta per il Conto Termico, da mesi non è più valido lo sconto in fattura o la cessione del credito: le detrazioni devono quindi essere inserite nella dichiarazione dei redditi. Per il Conto Termico, invece, il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5 mila euro e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi.
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