Associati
Vuoi aprire un'impresa?
Finanzia i tuoi progetti

Switch off TV. Partenza rinviata. Slitta il passaggio al nuovo digitale

27 Luglio 2021
//

Il governo cambia le date dello switch off televisivo, che avrebbe dovuto prendere forma il 1 Settembre 2021 (con l’introduzione di un nuovo standard di trasmissione dei canali televisivi, l’Mpeg-4) e il 30 Giugno 2022 (con l’avvio delle trasmissioni in Dvb-T2, il digitale terrestre di seconda generazione). Questo significa che le famiglie avranno più tempo per organizzarsi e cambiare gli apparecchi tv, se superati.

Le televisioni nazionali lasceranno l’attuale standard (l’Mpeg-2) per adottare il nuovo (l’Mpeg-4) – a partire dal 15 Ottobre 2021 – ma su base sostanzialmente volontaria. Saranno le stesse tv a scegliere quale dei loro canali irradiare in Mpeg-4 (il nuovo standard).

Durante la riunione del 26/7 al Ministero dello Sviluppo la Rai ha reso noto che trasmetterà in Mpeg-4 i suoi canali specialistici (come Rai Storia e Rai Sport), mentre aspetterà per quelli principali. I canali principali (come Rai 1, Rai 2 e Rai 3) verrebbero trasmessi in simulcast, sia in Mpeg-2 (vecchio standard) sia nel nuovo standard (Mpeg-4).

Le famiglie, quindi, avranno bisogno di un televisore capace di ricevere l’Mpeg-4 per vedere i canali specialistici della Rai mentre i principali – le reti ammiraglie – resteranno visibili a tutti (anche a chi ha un apparecchio vecchio). Mediaset e la7 non hanno chiarito la loro strategia, che certo sarà simile soprattutto per il Biscione: alcune reti in Mpeg-4; le principali ancora in Mpeg-2.

Entro l’anno, il governo adotterà un provvedimento e stabilirà quando e come il passaggio all’Mpeg-4 diventerà obbligatorio. La scadenza originaria del primo settembre 2021, dunque, è caduta. E slitta anche la seconda scadenza, quella del giugno 2022 che avrebbe dovuto segnare il passaggio al Dvb-T2 (il digitale terrestre di seconda generazione). Il passaggio avverrà “a partire dal primo gennaio 2023”, con modalità che il governo deciderà sempre con un suo provvedimento.

La scadenza del primo settembre del 2021 cade anche sotto un altro profilo. Da quella data le emittenti avrebbero dovuto liberare parte delle loro frequenze in banda 700. Questo processo di liberazione è rimodulato e rinviato.

La Sardegna farà da apripista: in quella regione tutte le emittenti dovranno liberare le frequenze tra novembre e dicembre del 2021, anche per bloccare le interferenze (sulla banda 700) con Nazioni confinanti come la Francia. E ancora:

  • da gennaio del 2022, sarà la volta di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano;
  • sempre da gennaio del 2022, di Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna (tranne la provincia di Piacenza);
  • da marzo del 2022, ecco Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche;
  • entro giugno del 2022, chiuderanno il processo di abbandono delle frequenze Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.

Info: Simone Verdelli – Tel. 0575314282 – simone.verdelli@artigianiarezzo.it

 



    Lavoro Futuro
    Confartigianato TG@ Flash
    Progetti "Scuola impresa"
    I mestieri dell'Arte Artigianato artistico ad Arezzo
    Archivio fotografico storico aretino
    Pubblicazione Bilancio sociale associati
    Coworking Cofartigianato Imprese Arezzo
    raccolta delle iniziative su idee e testimonianze
    Pane Toscano DOP
    Fondazione Arezzo intour
    Mostra mercato Artigianato della Valtiberina Toscana
    Consorzio Multienergia
    Camera di Commercio di Arezzo Siena