“Tasi, così proprio non va. E’ impensabile che i cittadini e i Caf siano lasciati ancora una volta soli, senza alcuna certezza del diritto, nell’imminenza di una scadenza per il pagamento di una nuova tassa, come la Tasi, ossia la tassa sui servizi indivisibili.”
Ad esprimersi in questi termini è il presidente di Confartigianato Arezzo, Ferrer Vannetti, che ha preso carta e penna e inviato una missiva a tutti i sindaci della provincia di Arezzo.
“Siamo nel caos più assoluto – sottolinea Vannetti – e mancano solo due settimane alla scadenza del pagamento. Dei 39 comuni della provincia di Arezzo qualcuno ha deliberato le aliquote, ma molti non l’hanno fatto e comunque le delibere non sono uguali e i bollettini precompilati non arrivano. I Caf, i centri di assistenza fiscale, delle nostre associazioni sono presi d’assalto dai cittadini che vogliono rispettare la scadenza, ma i nostri funzionari non sanno che pesci pigliare, urge dunque trovare una soluzione.”
Quale la richiesta di Confartigianato? “Noi abbiamo intrapreso un’azione congiunta – continua Vannetti – a livello centrale e locale. A livello centrale con emendamenti e richieste al Ministro dell’economia e delle finanze, per una proroga generalizzata dei termini di pagamento, oltreché con la richiesta di una sanatoria per gli omessi e insufficienti versamenti. Ma riteniamo che sarebbe meglio sopprimere la Tasi e reintrodurre il solo tributo Imu, con detrazioni per le abitazioni principali stabilite a livello centrale. La sovrapposizione dei due tributi – nota Vannetti – è insostenibile, oltreché in termini di pressione fiscale, da un punto di vista gestionale.
A livello locale chiediamo ai Comuni di rispettare il principio di “semplificazione” e di inviare i modelli di versamento precompilati, così come stabilito dal legislatore centrale. Se non garantiscono questo, quantomeno i Comuni devono concedere una proroga del termine di versamento dell’acconto, o almeno eliminare sanzioni o interessi qualora il versamento dell’intero tributo sia comunque correttamente eseguito entro il termine del 16 dicembre 2014. E infine – conclude Vannetti – chiediamo ai comuni della nostra provincia di adottare delibere omogenee, in modo da non creare differenze normative fra i cittadini della stessa provincia”.