Un fondo di social housing per le famiglie che non possono permettersi affitti a prezzi di mercato né possono accedere alle case popolari; un’accelerazione per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici; un fondo di garanzia, rivolto ai privati, per interventi di messa in sicurezza sismica e per il miglioramento dell’efficienza energetica, per consumare meno gas ed energia elettrica e resistere meglio ai terremoti; il finanziamento per la risistemazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e interventi regionali pilota per la creazione di alloggi in bioarchitettura e bioedilizia da mettere temporaneamente a disposizione di famiglie in difficoltà.Sono quattro proposte che l’assessore alla Presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli, ha illustrato il 29 Luglio u.s. durante la riunione del ‘tavolo per l’edilizia’, riunitosi a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati.
“Per battere la crisi del settore edilizio – ha detto Bugli aprendo i lavori – occorre andare oltre la logica dell’emergenza, mettendo in campo nuove idee, progetti, adeguamenti legislativi e provando a rilanciare un comparto decisivo per l’economia della Toscana”.
Un cambio di passo, accolto con favore dai rappresentanti delle associazioni di categoria del settore e delle istituzioni intervenuti alla riunione, che la Regione Toscana intende promuovere trasformando lo stesso tavolo in uno strumento permanente per l’innovazione nel settore delle costruzioni, aperto ai contributi di tutte le associazioni di categoria.“Ci incontreremo dal 23 settembre tutti i terzi lunedì del mese” ha annunciato Bugli. Accanto a lui il collega alle infrastrutture e ai trasporti Vincenzo Ceccarelli: quella degli appalti pubblici è del resto una percentuale importante del fatturato delle costruzioni, anche oggi, nonostante i tagli e i tetti sempre più bassi e stretti imposti dal patto di stabilità. Già il mese prossimo, dunque, si inizierà a discutere e lavorare sui quattro filoni di azione anticipati da Bugli.