Dopo l’ennesima tragedia causata dal terremoto, occorre pensare seriamente alla prevenzione. Questo il messaggio lanciato da Giordano Cerofolini, Presidente della Federazione Edili di Confartigianato Arezzo. Le immagini strazianti del sisma – commenta Cerofolini – devono ricordarci che il nostro Paese è in massima parte a rischio sismico, pertanto occorre mettere mano ad una vera opera di prevenzione. Stavolta deve essere la volta buona; anche se sappiamo che il rischio sismico non può essere eliminato, dobbiamo mettere in campo tutte le conoscenze e le tecniche fin qui conosciute per mettere in sicurezza gli edifici, affinché tragedie come questa non si ripetano e non si debbano piangere tante vite umane.
Due le strade indicate da Cerofolini. La prima riguarda l’informazione. Ci vuole una vera campagna informativa – spiega Cerofolini – bisogna informare i Proprietari delle abitazioni sul reale stato degli edifici tramite un’indagine conoscitiva fatta sotto il controllo e la responsabilità di enti pubblici. Si uniformino le leggi a livello Nazionale, si scelga chi deve essere il referente, se lo Stato o gli Enti Locali, ma comunque ci vuole l’intervento pubblico e con esso la responsabilità del Tecnico che svolge l’indagine o che comunque ne è responsabile. Contemporaneamente bisogna promuovere tutti quegli importanti incentivi che esistono e riguardano nello specifico le ristrutturazioni e la messa a norma anche antisismica degli edifici.
Il secondo fronte di intervento riguarda l’esecuzione dei lavori. Negli appalti pubblici – sottolinea Cerofolini – è necessario evitare le gare al massimo ribasso, perché minima spesa spesso significa bassa qualità dei materiali e utilizzo di manodopera non specializzata. A tal proposito ricordo che benché se ne parli da diversi anni, in Italia non esiste nessuna Legge che regoli l’accesso alla professione edile. Chiunque può improvvisarsi Impresario edile e partecipare a gare più o meno importanti. Ci vuole uno specifico progetto di prevenzione antisismica e almeno nelle aree ad alto rischio sismico vanno effettuati controlli in cantiere da parte di funzionari pubblici, con relativo verbale di verifica, sulle reali capacità delle aziende ad eseguire i lavori e sulla rispondenza e qualità dei materiali usati. Non è pensabile che come ad oggi spesso ci si basi esclusivamente su verifiche documentali. Ci vuole invece – conclude Cerofolini – che l’Ente preposto, non importa che sia il Comune o il Genio Civile, si assuma la responsabilità dei controlli che vanno effettuati direttamente nei cantieri, (almeno in quelli pubblici come scuole, ospedali, ponti, ecc…) in modo che non abbiano a ripetersi situazioni drammatiche come quelle che stiamo vivendo e che troppe volte abbiamo anche in anni recenti.
La Federazione Edili di Confartigianato Imprese Arezzo chiede, a tutte le Amministrazioni della provincia di Arezzo, di costituire un tavolo di confronto che veda coinvolti tutti i soggetti interessati per valutare progetti di informazione, prevenzione e incentivazione sul tema delle norme antisismiche.