Chiariti, offrendo diversi esempi pratici, i criteri per la determinazione dei risparmi energetici
In riferimento alla nostra precedente comunicazione, precisiamo che lo scorso 16 agosto 2024, è stata pubblicata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy insieme al GSE la circolare operativa.
Si tratta di un documento tecnico, molto prezioso per i professionisti per meglio valutare i progetti elaborati dalle le imprese che intendono accedere agli incentivi del piano Transizione 5.0, che, come sappiamo supporta per gli anni 2024 e 2025, la doppia transizione digitale e green delle aziende italiane.
Il documento, composto da circa 200 pagine, dedica una parte significativa alla spiegazione dettagliata dei criteri per determinare i risparmi energetici derivanti dagli investimenti. Vengono forniti esempi pratici e casistiche che aiutano le imprese a capire se riferirsi alla struttura produttiva o al processo interessato per il calcolo dei risparmi con particolare attenzione è data al concetto di scenario controfattuale, utilizzato per confrontare i consumi energetici attuali con quelli che sarebbero stati ottenuti senza l’intervento innovativo.
La circolare offre anche approfondimenti sugli investimenti legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, evidenziando i requisiti tecnici e normativi necessari, come nel caso degli impianti fotovoltaici, che devono rispettare specifiche norme europee e ottenere determinate certificazioni.
Inoltre, viene discusso il principio DNSH (Do No Significant Harm), che impone di non arrecare danni significativi all’ambiente con gli investimenti proposti.
Ampio spazio è dedicato alle procedure per l’accesso agli incentivi, con una guida passo-passo per la presentazione delle comunicazioni ex ante, di avanzamento del progetto e ex post. Queste comunicazioni devono essere trasmesse attraverso la piattaforma del GSE, e richiedono una dettagliata relazione tecnica. Questa relazione è cruciale, poiché descrive in dettaglio il progetto di innovazione, i processi produttivi coinvolti, i materiali e le energie utilizzate, oltre a contenere le metodologie adottate per misurare le prestazioni energetiche prima e dopo l’intervento.
Infine, la circolare include esempi concreti di calcolo del credito d’imposta spettante, sia per investimenti che riguardano un singolo processo interessato sia per quelli che coinvolgono l’intera struttura produttiva: viene illustrato come includere nel calcolo anche le spese per la certificazione energetica e la revisione contabile, entro i limiti previsti dalla normativa.
Questi esempi forniscono una guida pratica alle imprese su come massimizzare i benefici fiscali previsti dal piano Transizione 5.0.
Ribadiamo che l’accesso a questa misura richiede molti approfondimenti iniziali legati alle caratteristiche tecniche (4.0) e sul raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico.
Questi presupposti tecnici iniziali sono molto complessi, e tagliano la misura su investimenti consistenti sia in macchinari/software, che in quelli trainati quali i Fer e la formazione. Il percorso, così come congegnato, prevederà senz’altro dei costi tecnici anche solo per valutare la fattibilità e consentire alle imprese di effettuare gli investimenti nella certezza di accedere al beneficio.
I nostri uffici credito ed agevolazioni hanno strutturato collaborazioni per ridurre sia i costi che l’effort per le imprese, e garantiranno la gestione tecnica della fase amministrativa sul portale del GSE.
Per saperne di più contattateci allo 05753141 e/o inviate una mail a bandi@artigianiarezzo.it.