Chi lavora nell’ambito della produzione orafa ha contatti con compratori di tutto il mondo in ragione della unicità della manifattura italiana. Il trasporto aereo resta la modalità più usata dai produttori di manufatti orafi, in base alla tipologia di clienti e di contatti commerciali che questo tipo di attività comporta, attività che prevede anche la movimentazione ed il trasporto di metalli preziosi e campionari di grande valore economico.
“In questo quadro – dichiara il Presidente di Confartigianato Orafi, Luca Parrini – riteniamo fortemente inficiante l’impossibilità comunicata da ENAC di non poter trasportare tali preziosi all’interno del bagaglio a mano, ma di dover ottemperare l’obbligo di imbarcare. Seppur assicurati, tali carichi corrispondono a grossi importi che per le dimensioni delle attività artigianali da noi rappresentate, equivalgono ad importanti investimenti, tenendo poi presente che i prodotti, all’interno della stiva, potrebbero subire delle particolari sollecitazioni termiche tali da causare danni alla superficie dei preziosi e alle eventuali pietre incastonate sugli stessi. Abbiamo richiesto pertanto una deroga per il trasporto di preziosi, dietro presentazione di autocertificazione o attestazione che comprovi la necessità di tale dispensa”.
Per tutte le informazioni a riguardo è necessario contattare il Coordinatore di Confartigianato Orafi Paolo Frusone (Tel. 0575314285 – paolo.frusone@artigianiarezzo.it)