L'allarme del nostro Presidente regionale di ANAP Confartigianato Pensionati, Angiolo Galletti
Per Angiolo Galletti, Presidente regionale di ANAP Pensionati Confartigianato è fondamentale che le istituzioni intervengano urgentemente per tutelare il potere d’acquisto delle pensioni e garantire equità nel meccanismo della loro rivalutazione.
“L’inflazione continua a salire – dice Galletti – a gennaio 2025 l’indice dei prezzi al consumo ha fatto segnare un ulteriore aumento +0,6% su dicembre 2024 e +1,5% in un anno. I pensionati vedono costantemente peggiorare il loro potere d’acquisto. Le bollette del gas e della luce aumentano continuamente. Molte compagnie promettono tariffe agevolate ai pensionati, ma non sempre poi vi sono reali risparmi e spesso i nuovi contratti vincolano a spese per altri servizi come assicurazioni o abbonamenti internet”.
Continua poi il presidente di ANAP Toscana “Altro nemico dei pensionati è la burocrazia. Ora, per esempio, le ricette bianche per i farmaci di fascia C, quelli pagati dai cittadini, sono disponibili in formato digitale. I medici inviano le prescrizioni tramite e-mail o WhatsApp ma non tutti i pensionati possiedono uno smartphone o un computer. ANAP Confartigianato attraverso i propri gruppi territoriali, offre supporto e formazione per aiutare gli anziani. È importante l’impegno di tutti affinché nessuno si senta limitato nel proprio diritto alla salute”.
Altro tema sul quale è importante per ANAP un confronto con le istituzioni è quello della rivalutazione periodica degli assegni pensionistici, che secondo l’associazione avviene in base a meccanismi burocratici poco rispettosi dei criteri di equità e giustizia sociale.
Una recente pronuncia della Consulta, pur riconoscendo che a seguito del meccanismo di rivalutazione i pensionati abbiano subito delle perdite, non ha fornito garanzie concrete che esse siano recuperate in futuro. ANAP ribadisce la necessità di rivedere l’attuale sistema di adeguamento degli assegni pensionistici, tutelare gli assegni più bassi e impedire che chi ha lavorato per una vita versando contributi veda eroso progressivamente il proprio potere d’acquisto.
“Chiediamo alle istituzioni di essere ascoltati – conclude Galletti – e di far pressione al Governo affinché sia aperto un confronto serio e costruttivo sulla materia, per garantire ai pensionati la giusta tutela del loro reddito, scongiurare situazioni di emergenza sociale e riconoscere il contributo che i pensionati hanno dato e danno nella società, nelle famiglie e allo sviluppo del Paese”.