Illustrate le norme sulle regole di attesa per il carico/scarico della merce e i tempi di pagamento. Bene anche il piano per il rinnovo del parco veicoli
Si è svolto nei giorni scorsi il prosieguo dell’incontro tra il coordinamento delle principali associazioni di categoria UNATRAS e i rappresentanti del Ministero dei Trasporti sulla vertenza riguardante le problematiche dell’autotrasporto.

“Nonostante l’urgenza dei temi evidenziati non abbia trovato sempre soluzioni immediate come attese dalla categoria – dice Francesco Meacci Coordinatore Confartigianato Trasporti – UNATRAS ha preferito continuare a mantenere aperto il confronto col Governo ricevendo finalmente oggi le prime incoraggianti risposte soprattutto sulle questioni di carattere normativo”.
In merito alle norme richieste che attengono alla regolarità del mercato e al rispetto della dignità degli autotrasportatori, il Capo ufficio legislativo del MIT ha illustrato le due norme cardine su cui si era concentrata la discussione del tavolo delle regole relative alle attese al carico/scarico della merce e ai tempi di pagamento.
Nei due provvedimenti che integrano la normativa vigente vengono rafforzati il principio della corresponsabilità degli attori della filiera e le tutele per il contraente debole (autotrasportatore) con il coinvolgimento dell’Autorità Garante del Mercato.
I vertici ministeriali hanno annunciato che le due proposte di norme entreranno nel primo decreto-legge utile che sarà emanato dal Consiglio dei Ministri.
Sul tema carenza autisti e CQC, i vertici ministeriali hanno annunciato che sono in corso interlocuzioni con la DG Move della Commissione europea per le semplificazioni da apportare ai percorsi formativi e i miglioramenti tecnici della disciplina, tra cui la previsione dell’e-learning e i quiz d’esame.
“Abbiamo la richiesta di eliminare esclusivamente l’obbligatorietà del corso di formazione iniziale così come concepito – aggiunge Meacci – che, oltre ad essere molto oneroso economicamente, costituisce un freno all’ingresso dei giovani alla professione di conducente perché lungo e poco utile allo scopo. Rispetto alla formazione iniziale il MIT sta verificando con la Commissione i margini di manovra affidati agli Stati nazionali e predisporrà i provvedimenti possibili in un decreto ministeriale riservandosi il recepimento nella delega per le modifiche al codice della strada che sarà emanata entro l’anno. Sul tema è in corso anche una verifica sull’efficacia del bonus patenti e sui benefici apportati al settore del trasporto merci”
Sul versante finanziario, per cui la categoria ha subìto un taglio di 12 milioni di euro sui 240 strutturali, il Ministero ha evidenziato la necessità di procedere speditamente alla ripartizione dei 228 milioni per il triennio 2025-2027 pena la non spendibilità delle risorse, garantendo di aver recuperato da altri capitoli di bilancio alcuni milioni di euro, che saranno riacquisiti tramite apposito emendamento. D’intesa con le Associazioni di categoria il Ministero avvierà il decreto di riparto lasciando immutate le risorse che garantiscono a migliaia di imprese del settore immediata liquidità in corso d’anno relative a deduzioni forfettarie e riduzioni compensate dei pedaggi così come la formazione, con l’impegno di destinare le risorse da recuperare alla voce investimenti nel rinnovo del parco veicolare.
A tale proposito UNATRAS insisterà per il recupero integrale delle rimanenti risorse così da rimpinguare totalmente la dotazione iniziale.
Sempre in ambito incentivi agli investimenti il Ministero ha annunciato di aver avviato le procedure col Ministero dell’economia per l’istituzione del fondo per il rinnovo del parco veicolare, con una dotazione pluriennale dal 2027 pari a 590 milioni di euro per accompagnare la transizione ecologica e digitale del comparto, precedentemente escluso da altri programmi di finanziamento quali il PNRR.
Il coordinamento UNATRAS, all’unanimità delle federazioni aderenti, preso atto del proficuo lavoro istruttorio svolto dal Ministero dei Trasporti, riporterà i contenuti del costruttivo confronto al proprio Esecutivo già fissato per il 9 aprile p.v., nell’attesa che gli impegni assunti dal Governo nella riunione odierna si concretizzino nell’immediato in appositi provvedimenti di legge e il confronto avviato abbia un seguito costante.
Plauso delle associazioni dell’autotrasporto e dell’automotive per la previsione di approvazione in tempi brevi di un piano straordinario di rinnovo del parco veicoli del trasporto merci su strada
Le principali associazioni dell’autotrasporto e le associazioni rappresentative della filiera industriale e commerciale automotive italiana plaudono all’annuncio fatto ieri al “Question Time” al Senato dal Ministro Salvini, relativo alla previsione di una misura straordinaria di circa 600 milioni di euro per il rinnovo del parco veicolare dell’autotrasporto, improntata al principio della neutralità tecnologica.
Lo stanziamento previsto è in linea con la proposta di “road map per la decarbonizzazione del trasporto merci su strada” che le stesse associazioni, in un documento congiunto di analisi dei fabbisogni e proposte di intervento, hanno condiviso con il Ministero dei Trasporti lo scorso anno.
“L’auspicio – dice Meacci – è che la misura possa essere approvata in tempi brevi, così da dare un forte segnale di attenzione e programmazione pluriennale alle imprese”.
Le associazioni rinnovano al Ministro Salvini la piena disponibilità e collaborazione per la definizione di un piano strategico nazionale che, grazie alle importanti risorse previste, possa identificare strumenti efficaci di sostegno agli investimenti ed all’ottimizzazione dei servizi di trasporto che coniughino la necessaria transizione ecologica con le reali esigenze dell’autotrasporto e dell’automotive, entrambi fondamentali settori economici italiani.